“La designazione mette a rischio la pluralità”; polemica all'INE

Dopo che la presidente dell'INE, Guadalupe Taddei, venerdì scorso ha nominato il capo del Dipartimento per la trasparenza, usando il suo nuovo potere per evitare di chiedere il parere di altri dipartimenti, e prima che Excelsior rivelasse che il funzionario in questione aveva nascosto il suo curriculum per 11 mesi, la direttrice Dania Ravel ha affermato che questa nomina viola le designazioni collegiali e mette a rischio la pluralità.
Nel suo resoconto X, il 23 febbraio, la consigliera Ravel ha spiegato che venerdì le è stato notificato, tramite una lettera ufficiale, “che la Presidentessa Consigliera ha nominato il Capo dell’Unità Tecnica per la Trasparenza e la Protezione dei Dati Personali avvalendosi dell’autorità che la riforma giudiziaria le ha conferito per nominare i capi unità e le direzioni esecutive senza l’intervento del Consiglio Generale dell’INE”.
Ha aggiunto che "questa nomina rompe con le designazioni collegiali dell'organo esecutivo dell'istituto esistenti fin da quando era IFE. La sostituzione dei poteri collegiali con la concentrazione di una visione unica, indipendentemente da chi la eserciti, mette a rischio la pluralità, riduce la legittimità delle nomine e potrebbe anche portare a pratiche antidemocratiche più vicine alla discrezionalità.
Ha anche ricordato che, nel novembre scorso, il Dipartimento Legale è stato incaricato di avviare una controversia costituzionale presso la Corte Suprema di Giustizia della Nazione in merito alle modifiche agli articoli 45 e 48 della LGIPE, che consentono alla presidenza di procedere a nomine senza alcun contrappeso e anche di approvare accordi della Giunta Esecutiva Generale, per l'organizzazione delle elezioni, senza passare per il Consiglio Generale.
Secondo le informazioni richieste da Excelsior tramite la piattaforma Inai, José Luis Arévalo ha nascosto il suo curriculum per 11 mesi, sia ai funzionari dell'INE sia a coloro che hanno richiesto le informazioni, ha modificato il suo CV per "adattarlo" al profilo necessario e occupare la Direzione dell'informazione del Coordinamento della comunicazione sociale. Non aveva idea di poter consegnare quel documento con i suoi dati personali verificati, ma, il 21 febbraio, è stato nominato Direttore della trasparenza dell'istituto attraverso il superpotere concesso a Guadalupe Taddei.
excelsior